Cerca
728 x 90

Quello straordinario puzzle di popoli e civiltà chiamato Mediterraneo

Quello straordinario puzzle di popoli e civiltà chiamato Mediterraneo

Mediterraneo meta di vacanza più ambita d’Europa. Ma non solo. L’antologia di The Passenger ricompone l’identità frastagliata di questa nostra culla della civiltà

Dopo il volume sull’Oceano, la collana The Passenger (Iperborea) propone un’uscita estiva dedicata al Mediterraneo per riflettere su questo spazio geografico e sul suo immaginario.
Perché il Mediterraneo e il discorso sul Mediterraneo sono inseparabili, come diceva Predrag Matvejević, che insieme a Fernand Braudel e a David Abulafia è uno dei mostri sacri di quest’area culturale. Ed è proprio quest’ultimo ad aprire l’antologia (corredata da immagini suggestive, come la foto qui in alto di Nick Hannes: La statua della Madonna che viene trasbordata da una barca in mare durante una processione a La Linea de la Concepcion, Spagna, al confine con Gibilterra) con una domanda impegnativa: esiste un’identità comune mediterranea?

Mia faza, mia raza?

Processione
La Linea de la Concepcion, Spagna. La statua della Madonna viene trasbordata da una barca in mare durante una processione
a La Linea de la Concepcion, al confine con Gibilterra. © Nick Hannes

Secondo alcuni a prevalere è l’eterogeneità: di Mediterraneo non ce n’è uno solo, ma ne coesistono tanti. Altri autori di The Passenger invece sono dell’idea che certe caratteristiche comuni tra i popoli del bacino siano un motivo di orgoglio e contribuiscano a diffondere un senso di appartenenza condiviso. Così Matteo Nucci, scrittore, esperto di cultura greca e spagnola che compone un’ode all’ozio mediterraneo, al tempo sottratto al lavoro, quando il sole è a picco e c’è spazio solo per il riposo, la chiacchiera e la meditazione.

Il musicista turco Zülfü Livaneli sottolinea l’umanità e la convivialità che avvicinano perfino due acerrimi nemici come Atene ed Ankara. Mentre la food writer inglese Rachel Roddy parla del bello della dieta mediterranea. Purtroppo, negli ultimi anni il Mediterraneo è stato associato soprattutto al fenomeno migratorio e alle morti in mare: Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale, racconta la storia di un naufragio e le responsabilità europee nella gestione dell’emergenza.

Che vento tira sul Mare Nostro?

Pescatori di Zahara de los Atunes, provincia di Cadice, Spagna, catturano i tonni con un antico sistema di pesca. Ph Laura León

Altro reportage in mare aperto è quello di Rocío Puntas Bernet, che ci porta a interrogarci sull’impatto della pesca al tonno rosso nel Sud della Spagna, che da quando è scoppiata la moda del sushi ha raggiunto dimensioni insostenibili. A poche miglia di distanza, ma su un altro continente, svetta Tangeri, misterioso porto tra due mari. È lo scrittore tedesco Christian Schüle che ci svela come la città costiera marocchina oggi si candidi a divenire leader economico e portuale del Nordafrica.

Spostandoci a Levante troviamo la scrittrice Hyam Yared che ci parla del Mediterraneo visto dal travagliato Libano. Tra le tante sfaccettature affrontate nel libro, l’autore di narrativa di viaggio Nick Hunt ci parla dei quattro venti più famosi del Mediterraneo (bora, scirocco, mistral e meltemi), che plasmano non solo le coste ma anche usi e costumi dei popoli che le abitano.

Gaza
Bayt Lahiya, Striscia di Gaza, Palestina. Altalene decrepite a Bayt Lahiya, zona di frequenti
incursioni aeree israeliane e di scontri tra Hamas e Israele. © Nick Hannes

Infine, tra le rubriche figurano nomi di spicco come la franco-marocchina Leïla Slimani con un editoriale sul rapporto tra il Nord e il Sud del Mediterraneo; Valentina Pigmei, giornalista specializzata in tematiche marinare, con una mappa olfattiva; Paolo Lodigiani, con una piccola guida letteraria. Chiude il numero la consueta playlist Spotify, affidata al progetto Invernomuto che da anni lavora all’archivio musicale Black Med. 

THE PASSENGER, MEDITERRANEO

Testi: David Abulafia, Annalisa Camilli, Nick Hunt, Hyam Yared, Zülfü Livaneli, Matteo Nucci, Rocío Puntas Bernet, Rachel Roddy, Leïla Slimani, Christian Schüle
Collaboratori: Invernomuto, Paolo Lodigiani, Valentina Pigmei
Fotografia: Rachel Cobb, Nick Hannes, Laura León Gómez, André Liohn, Alessia Morellini, Piero Percoco, Daniel Rodrigues, Tamara Saade
Contenuti fotografici curati da: Prospekt Photographers con la partecipazione di Michela Mosca
Progetto grafico e art direction: Tomo Tomo e Pietro Buffa
Illustrazioni: Vincenzo Del Vecchio
Infografica e cartografia: Propp
pp. 192 – € 22

Ermanno
ADMINISTRATOR
PROFILE

Posts Carousel

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked with *

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos