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Maria Callas, ritratti di un mito che non svanisce

Maria Callas, ritratti di un mito che non svanisce

Fino al 18 febbraio 2024 alle Gallerie d’Italia di Milano, l’esposizione “Maria Callas. Ritratti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo”

Milano. In occasione del centenario dalla nascita di Maria Callas, che ricorre il 2 dicembre, Intesa Sanpaolo apre al pubblico (fino al 18 febbraio 2024)n alle Gallerie d’Italia di Milano la mostra Maria Callas. Ritratti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo a cura di Aldo Grasso. Foto d’apertura: Maria Callas indossa abiti della sartoria Biki nella sua abitazione, Milano, aprile 1958. Foto Angelo Novi – Publifoto

©Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo

In esposizione molte foto inedite

Arrivo di Maria Callas da Los Angeles, Aeroporto di Malpensa, 4 dicembre 1958.
Foto di Nicola Giordano – Publifoto

©Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo

L’esposizione presenta una selezione di 91 immagini dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo che coprono l’arco cronologico dal 1954 al 1970, molte delle quali inedite o mai esposte, privilegiando una tipologia di immagini propria di un’agenzia fotogiornalistica, che ritrae la Callas nella quotidianità del “fuori scena”.

Nonostante questa peculiarità, la mostra si aprirà e si chiuderà con due fotografie che ritraggono la grande artista all’interno del Teatro alla Scala: la prima foto, del 1° dicembre 1954, la ritrae insieme ai tre grandi direttori d’orchestra Arturo Toscanini, Victor De Sabata e Antonino Votto dopo una delle prove del La Vestale; l’ultima è del 7 dicembre 1970 e rappresenta il suo ritorno alla Scala, come spettatrice, accanto a Wally Toscanini.

Una donna che ha segnato un’epoca

L’Archivio Publifoto conserva oltre 1500 fotografie di Maria Callas – tra negativi e stampe vintage – che ritraggono la grande soprano in occasioni pubbliche e private, in un arco cronologico che segue gli anni più significativi della sua carriera, nei suoi passaggi a Milano ma non solo: una straordinaria fonte storica e iconografica in grado di restituire dettagli importanti per ricostruire il mito di una donna che ha segnato un’epoca.

Maria Callas è certamente la prima cantante lirica a godere di una grande esposizione mediatica e il racconto giornalistico sulla grande artista si affianca a quello della donna dalla vita intensa e tormentata, soprattutto in campo sentimentale, rendendola una delle protagoniste della cronaca degli anni Cinquanta e Sessanta.

Inseguita dai paparazzi

I fotografi la seguivano ovunque, in particolare fuori dalla scena: per strada, al ristorante, in aeroporto o sul megayacht di Onassis, nell’atelier di Biki, nella sua casa milanese e in tribunale, nei giorni in cui si discuteva la causa di separazione dal marito.

La troviamo accanto agli uomini che più di tutti condizionarono la sua vita – il marito, l’industriale Giovanni Battista Meneghini, e Aristotele Onassis (è della Publifoto il servizio “scoop” scattato nei giorni 3-4 settembre 1959 che svela al mondo la loro relazione) – ma anche vicino alle amiche e amici di una vita: Antonio Ghiringhelli, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Franco Zeffirelli, e naturalmente Pier Paolo Pasolini con cui girò il film “Medea”.

Le fotografie si offrono come ritagli di realtà ma, nello stesso tempo, rappresentano anche la cerimonia di consacrazione di queste stesse immagini.

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