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Quei folli, fantastici progetti di Christo e Jeanne-Claude

Quei folli, fantastici progetti di Christo e Jeanne-Claude

L’Arco di Trionfo impacchettato. Gli spettacolari Floating Piers sul Lago d’Iseo. Ma c’è molto altro da scoprire su questo straordinario duo

Londra. Con la retrospettiva Christo e Jeanne-Claude: Boundless che rimarrà aperta fino al 22 gennaio 2024, la Saatchi Gallery ripercorre l’intera carriera e le opere del rinomato duo di artisti, straordinaria coppia nell’arte come nella vita. Questa è l’ultima mostra firmata da Christo prima della sua morte nel 2020 e presenta 70 opere dagli inizi sperimentali a Parigi nella metà anni Cinquanta al 2020 e oltre. La mostra organizzata da Kunstpalast Düsseldorf in collaborazione con Saatchi Gallery, Londra. Foto d’apertura: Christo, Covered VW Beetle from 1961, 1963-2014,Photo: Wolfgang Volz ©
Christo and Jeanne-Claude Foundation /VG Bild-Kunst, Bonn, 2022

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Dagli esordi alle opere monumentali

Arco del Trionfo coperto, Paris, 1961-2021, Photo: Wolfgang Volz, © Christo and Jeanne-Claude Foundation /VG Bild-Kunst, Bonn, 2022

Christo e Jeanne-Claude: Boundless introduce i visitatori ai progetti fondamentali della coppia, dalle prime collaborazioni ai capolavori monumentali, tra cui Wrapped Coast in Australia (1969), Surrounded Islands (1983) a Miami/Florida, The Pont Neuf Wrapped a Parigi (1985), The Umbrellas (1991), installato contemporaneamente in Giappone e negli Stati Uniti, The Gates a Central Park, New York City (2005) e The Floating Piers sul Lago d’Iseo in Italia (2016). Include anche la prospettiva The Mastaba, un progetto per Abu Dhabi. Questa mostra è l’ultima firmata da Christo prima della sua morte ed è divisa in dieci capitoli tematici.

Visione creativa anticonformista

La mostra rivela una storia d’amore e di collaborazione artistica tra Christo e Jeanne-Claude, celebrando la loro sinergia artistica e la profonda connessione, contestualizzata insieme ai loro contemporanei artisti, tra cui Jean Dubuffet, Yves Klein e Lucio Fontana. Boundless svela una vivida narrazione di appassionata determinazione, evidenziando il rifiuto della coppia di essere confinata dalle norme tradizionali e come questo approccio distintivo abbia alimentato la loro visione creativa e modellato il loro percorso artistico.

Christo, Covered VW Beetle from 1961, 1963-2014,Photo: Wolfgang Volz © Christo and Jeanne-Claude Foundation /VG Bild-Kunst, Bonn, 2022

Il dono della comunicazione di Jeanne-Claude e la sua tenacia sono diventati la forza trainante nella realizzazione di progetti, spesso nel corso di decenni. Era essenziale per la loro etica artistica che le loro ambiziose installazioni fossero finanziate in modo indipendente. La mostra mostra come disegni, schizzi, stampe e collage siano stati trasformati in valuta preziosa, fornendo le basi per realizzare le loro visioni fuori dal comune.

Christo, Veiled Woman, (Project for the Institute of Contemporary Art, Philadelphia) 1968, 1996, Photo: Christo and Jeanne-Claude Foundation archive © Christo and Jeanne-Claude Foundation /VG Bild-Kunst, Bonn, 2022

Spazi pubblici trasformati in tele artistiche

Covered Reichstag, Berlin, 1971–1995, Photo: Wolfgang Volz © Christo and Jeanne-Claude Foundation /VG Bild-Kunst, Bonn, 2022

Un momento culminante del loro viaggio è mostrato attraverso l’avvolgimento mozzafiato del Reichstag di Berlino nel 1995 e dell’Arco di Trionfo a Parigi nel 2021. Questi risultati monumentali incarnano la loro abilità audace e creativa, dimostrando la loro capacità di trasformare gli spazi pubblici in tele artistiche.

The Mastaba of Abu Dhabi (Project for United Arab Emirates), Model 1979, Christo and Jeanne-Claude Foundation, Photo: Wolfgang Volz© Christo and Jeanne-Claude Foundation /VG Bild-Kunst, Bonn, 2022

Viaggio attraverso i sogni irrealizzati che hanno plasmato la loro eredità, con uno sguardo a The Mastaba (progetto per Abu Dhabi), che sarà un monumento duraturo alla creatività sconfinata della coppia. Più grande della Grande Piramide di Giza, questo concetto visionario testimonia l’impatto duraturo dell’espressione e della spinta dei due artisti.

Christo e Jeanne-Claude, ma non solo

La mostra è stata ideata e curata da Kay Heymer, insieme alla co-curatrice Sophie-Marie Sümmermann ed è stata presentata per la prima volta al Kunstpalast, Düsseldorf. Oltre a Christo e Jeanne-Claude, sono rappresentati nella mostra i seguenti artisti: Arman, Alberto Burri, César, Jean Dubuffet, Lucio Fontana, Raymond Hains, Yves Klein, Jacques Mahé de la Villeglé, Piero Manzoni, Arnulf Rainer, Niki de Saint Phalle, Daniel Spoerri, Antoni Tàpies, Jean Tinguely e Wolf Vostell.

Il legame con Londra

La coppia durante la campagna del Maggiolino coperto, Düsseldorf 1963, Photo: bpk / Charles Wilp © Christo and Jeanne-Claude Foundation /VG Bild-Kunst, Bonn, 2022

Lorenza Giovanelli, rappresentante del patrimonio degli artisti: “Christo e Jeanne-Claude hanno una lunga storia con la città di Londra. Il loro primo progetto a Londra risale al 1963, quando vestono una modella nello studio del fotografo e regista Charles Wilp. Nel corso degli anni tornarono molte volte e divennero amici intimi dei mercanti d’arte Annely e David Ju-da, che, dal 1971, organizzarono più di una dozzina di mostre con loro.

Nel 2018, Christo ha realizzato The London Mastaba sul Serpentine Lake di Hyde Park, la sua prima grande opera pubblica all’aperto nel Regno Unito. Ora, grazie a Ingrid e Thomas Jochheim, che hanno condiviso una lunga amicizia con gli artisti e hanno reso la loro collezione disponibile al pubblico, la mostra alla Saatchi Gallery offre un’opportunità unica di rivisitare il lavoro di questo straordinario duo.

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