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Milano, in Triennale sei potenti sculture di Ron Mueck

Milano, in Triennale sei potenti sculture di Ron Mueck

In 25 anni ha dato vita a 48 opere. Ron Mueck crea sempre sculture sorprendenti e misteriose. Sei sono in mostra ora alla Triennale di Milano

Milano. Dal 5 dicembre 2023 al 10 marzo 2024, Triennale Milano e Fondation Cartier pour l’art contemporain presentano la prima personale in Italia dell’artista australiano Ron Mueck, con una selezione di opere mai esposte prima in Italia. Foto d’apertura: Ron Mueck, En Garde, 2023 Vedute dell’esposizione Ron Mueck alla Fondation Cartier pour l’art contemporain. Mixed media Courtesy Thaddaeus Ropac Dimensioni variabili Photo © Marc Domage.

Opere che lasciano il segno

Foto Gautier Deblonde

Il percorso espositivo si compone di sei sculture e comprende la monumentale installazione Mass (2017, proveniente dalla National Gallery of Victoria, Melbourne), esposta per la prima volta fuori dall’Australia in occasione di questo progetto che illustra gli sviluppi più recenti della pratica artistica di Mueck, insieme a lavori iconici realizzati nel corso della sua carriera. In mostra anche due film del fotografo e regista francese Gautier Deblonde. 

L’opera di Ron Mueck (Melbourne, 1958; dal 1986 vive e lavora nel Regno Unito) evoca temi universali e ha rinnovato profondamente la scultura figurativa contemporanea. Per scolpire i suoi prodigiosi e realistici personaggi, sempre di dimensioni sorprendenti, impiega mesi, a volte anni. In venticinque anni di attività ha dato vita a 48 opere in totale, la più recente delle quali è stata completata poco prima dell’inaugurazione della mostra alla Fondation Cartier pour l’art contemporain a Parigi, nel mese di giugno 2023. L’opera di Ron Mueck, profondamente misteriosa ed estremamente genuina allo stesso tempo, spesso pervasa da un’aura surreale, invita a riflettere sulla propria relazione con il corpo e, più in generale, porta a confrontarsi con l’esistenza stessa. 

IN BED 

IN BED, 2005  Tecnica mista 162 x 650 x 395 cm Collezione Fondation Cartier pour l’art contemporain 

Ron Mueck, In Bed, 2005, mixed media, 162 x 650 x 395 cm, A/P, Collection of the Fondation Cartier pour l’art contemporain (acq. 2006), view of the exhibition Ron Mueck, Fondation Cartier pour l’art contemporain, Paris, 2005 ©Patrick Gries  © Ron Mueck

In Bed ci porta immediatamente a confrontarci con alcune delle caratteristiche principali del lavoro di Ron Mueck. Ci troviamo di fronte a una figura straordinariamente realistica che convince non solo per l’accurata realizzazione di forme e dettagli, ma soprattutto per la sua capacità di evocare lo spirito di una persona reale, con pensieri ed emozioni reali, la cui presenza richiede e merita la nostra attenzione. 

Foto Gautier Deblonde

Come sempre nelle opere di Mueck, i personaggi non sono mai rappresentati a grandezza naturale, ma significativamente più piccoli o più grandi, secondo modalità che sono parte integrante dell’esperienza dello spettatore: la scelta del soggetto e la scelta della scala procedono sempre di pari passo. In questo caso, la dimensione maestosa della figura, che con le lenzuola e i cuscini costituisce una scultura di dimensioni imponenti, ci permette di avvicinarci così tanto che il personaggio guarda oltre noi, come se fossimo invisibili. Possiamo prenderci il tempo di osservare e immaginare i suoi pensieri senza sentire la nostra presenza come un’imposizione. 

MASS

MASS 2017 Tecnica mista Dimensioni variabili National Gallery of Victoria, Melbourne Lascito Felton, 2018 


Ron Meuck, Mass, 2017 Vedute dell’esposizione Ron Mueck alla Fondation Cartier pour l’art contemporain. Mixed media Courtesy National Gallery of Victoria, Melbourne, Felton Bequest 2018  Dimensioni variabili Photo © Marc Domage 

“Il teschio umano è un oggetto complesso. Un’icona potente, grafica, che riconosciamo immediatamente. Allo stesso tempo familiare ed esotico, il teschio disgusta e affascina contemporaneamente. È impossibile da ignorare, richiede la nostra attenzione a un livello subconscio.” – Ron Mueck 
Commissionata dalla National Gallery of Victoria (Melbourne, Australia) nel 2017, Mass è un’installazione composta da cento gigantesche sculture di teschi umani ammucchiate e disposte in mostra dall’artista, in dialogo con lo spazio espositivo. La scelta del titolo lascia intravedere i molteplici significati dell’opera. Il termine inglese “mass” può riferirsi a un cumulo, una pila, una folla o una cerimonia religiosa. La stessa iconografia del teschio è ambigua: associata alla brevità della vita umana nella storia dell’arte (il memento mori), è anche onnipresente nella cultura popolare. 

Anche se le diverse tonalità cromatiche e i dettagli dell’ossatura facciale suggeriscono che si tratta di un insieme di individui, è la loro presenza come gruppo a essere schiacciante. In questo senso, Mass si differenzia dai precedenti lavori dell’artista, che raffiguravano sistematicamente gli esseri umani nella loro individualità. 
Qui presentiamo le sei sculture in mostra alla Triennale.

WOMAN WITH STICKS 

WOMAN WITH STICKS 2009 Tecnica mista Edizione 1/1 170 x 183 x 120 cm Collezione Fondation Cartier pour l’art contemporain 

Ron Mueck, Woman With Sticks, 2009-2010, 170x183x120 cm, mixed media, edition 1/1, Collection of the Fondation Cartier pour l’art contemporain, View of the exhibition Ron Mueck, Fondation Cartier pour l’art contemporain, Paris, 2013 ©Patrick Gries  © Ron Mueck

È una donna con la schiena piegata sotto lo sforzo di un lavoro non precisato, mentre i suoi piedi sono fermamente ancorati al suolo, creando una posizione dinamica che si contrappone all’elegante irregolarità dei bastoncini trattenuti a fatica tra le sue braccia.

Ron Mueck, Woman With Sticks (detail), 2009-2010, 170 x 183 x 120 cm, mixed media, edition 1/1, Collection of the Fondation Cartier pour l’art contemporain (acq. 2013), View of the exhibition Ron Mueck, Fondation Cartier pour l’art contemporain, Paris, 2013 ©Patrick Gries  © Ron Mueck

La morbidezza della pelle viene segnata dai legnetti secchi taglienti e l’espressione sul suo viso sembra indicare concentrazione verso ciò che la circonda.

Foto Gautier Deblonde

Le dimensioni, volutamente ridotte rispetto al reale, conferiscono alla scultura una stranezza inquietante, come se l’osservatore fronteggiasse un mondo fisicamente presente, ma allo stesso tempo allegorico. 
Woman with Sticks fa parte della Collezione della Fondation Cartier dal 2013. 

THIS LITTLE PIGGY 

THIS LITTLE PIGGY 2023 In corso 70 x 90 x 30 cm Per gentile concessione di Thaddaeus Ropac 

Ron Mueck, This Little Piggy, 2023 Vedute dell’esposizione Ron Mueck alla Fondation Cartier pour l’art contemporain. Mixed media Courtesy Thaddaeus Ropac Dimensioni variabili Photo © Marc Domage

Per la prima volta, Ron Mueck ci permette di vedere un’opera in corso di realizzazione. This Little Piggy si ispira a un passaggio del romanzo di John Berger Pig Earth, che descrive un momento cruciale nella vita di una comunità rurale. La scultura, di piccole dimensioni, raffigura un gruppo di uomini impegnati nella macellazione di un animale.

Foto Gautier Deblonde

Fin dal primo sguardo, l’opera evidenzia la forza del legame tra la memoria di una società preindustriale e la violenza della vita umana contemporanea, ma invita anche a interpretazioni più ampie sulle nostre società e comunità. 

Foto Gautier Deblonde

Come in Mass, la forza trainante è la dinamica del gruppo, più che l’individuo. La nostra attenzione è catturata dall’orchestrazione delle forme corporee, mentre lo sguardo esplora il paesaggio che si sposta man mano che ci muoviamo nello spazio. 

BABY 

BABY 2000 Edizione 1/1 Tecnica mista 26 x 12,1 x 5,3 cm ZAMU, Amsterdam 

Ron Mueck, Baby, 2000 Veduta della mostra Ron Mueck alla Fondation Cartier pour l’art contemporain Edizione 1 / 1 – mixed media, 26 x 12,1 x 5,3 cm ZAMU, Amsterdam © Marc Domage

Baby, una scultura di piccole dimensioni raffigurante un neonato, trae ispirazione dall’immagine di un libro di medicina che mostra un bambino tenuto per i piedi pochi attimi dopo il parto.
Nonostante le sue dimensioni (solo 25 cm), questa figura complessa è straordinariamente realistica. Capovolgendo l’immagine originale e fissando la scultura al muro, l’artista ricrea la forma di una croce che invita alla contemplazione come se si trattasse di un’icona religiosa, segnata da quella che sembra essere, da un’analisi più ravvicinata, un’espressione quasi dispettosa. La scala minuta della figura focalizza la nostra attenzione, attirandoci e immergendoci nell’aura che sembra circondarla. 

EN GARDE 

EN GARDE 2023 Tecnica mista Dimensioni variabili Per gentile concessione di Thaddaeus Ropac 

Ron Mueck, En Garde, 2023 Vedute dell’esposizione Ron Mueck alla Fondation Cartier pour l’art contemporain. Mixed media Courtesy Thaddaeus Ropac Dimensioni variabili Photo © Marc Domage

Con questa nuova scultura, i visitatori si trovano di fronte a un minaccioso gruppo di cani alto quasi tre metri. Soggetto coltivato dall’artista per oltre dieci anni, la scultura è stata finalmente svelata al pubblico in occasione della mostra alla alla Fondation Cartier nel giugno 2023. 

Foto Gautier Deblonde

En Garde ha un’enigmaticità caratteristica; può trattarsi di cani da guardia tesi alla protezione di qualcosa o di un imprevedibile branco di cani randagi che minacciano chiunque si trovino di fronte. Il primo intenso momento di confronto si protrae in silenzio, mentre i visitatori sono costretti a negoziare il proprio posto nel dramma. Il titolo, che significa letteralmente”in guardia”, può riferirsi sia ai cani sia a noi spettatori, che abbiamo incrociato il loro cammino. In un caso come nell’altro, sull’esito finale plana un’inquietante sensazione di incertezza. 

Foto Gautier Deblonde

Biografia di Ron Mueck

1958 Nasce a Melbourne, Australia. 
1979 – 96 Ron Mueck lavora per il cinema e per programmi televisivi per l’infanzia creando modellini e pupazzi in Australia, Stati Uniti e Inghilterra. All’inizio degli anni ’90 gli sono commissionati lavori per l’industria pubblicitaria europea. 
1996 Quest’anno segna l’inizio della sua carriera da artista. La sua scultura Pinocchio, commissionatagli dall’artista Paula Rego, viene esibita insieme ai suoi dipinti alla mostra Spellbound: Art and Film alla Hayward Gallery di Londra. Il mercante d’arte e collezionista Charles Saatchi nota il lavoro di Mueck e gli commissiona tre sculture per la sua collezione. 
1997 La sua opera iconica Dead Dad, una rappresentazione in miniatura del padre morto che giace nudo, è presentata nella famosa mostra Sensation: Young British Artists from the Saatchi Collection alla Royal Academy of Arts di Londra. 

Ritratto di Ron Mueck alla mostra Ron Mueck, 8 juin 2023, Fondation Cartier pour l’art contemporain, © Michel Slomka

2000 Ron Mueck viene nominato Artista Associato presso la National Gallery di Londra, dove ha uno studio per due anni. Durante questa residenza produce tre delle sue opere più note: Mother and Child, Man in a Boat e Pregnant Woman, esposte nel museo nel 2003 in una mostra personale. 
2001 La sua scultura monumentale Boy (1999), un adolescente accovacciato alto cinque metri, sbalordisce il pubblico della 49esima Biennale di Venezia. 
2005 La Fondation Cartier ospita la sua prima mostra personale in Francia, per la quale Ron Mueck crea cinque nuovi lavori: Wild Man, Spooning Couple, Mask III, In Bed e Two Women
2005 – 13 Gli sono dedicate diverse importanti mostre personali in tutto il mondo, in particolare negli Stati Uniti, Giappone, Nuova Zelanda, Australia e Messico. 
2013 La sua seconda mostra alla Fondation Cartier include tre nuove sculture: Couple Under an Umbrella, Woman with Shopping e Young Couple, insieme a lavori precedenti. La mostra è acclamata dalla critica e successivamente viene riproposta in Sud America. 

Foto Gautier Deblonde

2017 Mass viene presentata per la prima volta durante la Triennale inaugurale della National Gallery of Victoria a Melbourne. 
2023 In occasione della personale presentata alla Fondation Cartier di Parigi nel mese di giugno, espone Mass fuori dall’Australia per la prima volta, insieme a due sculture create specialmente per la mostra.

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