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La parabola artistica di De Chirico in 30 opere

La parabola artistica di De Chirico in 30 opere

Da Tornabuoni Arte a Roma, in esposizione fino al 24/2 trenta opere di Giorgio De Chirico, dai primi del Novecento fino agli anni Settanta

Roma. Tornabuoni Arte Roma ospita fino al 24 febbraio 2024 una retrospettiva dedicata a Giorgio de Chirico, figura tra le più emblematiche nel dibattito artistico e culturale del Novecento. Foto apertura: Giorgio de Chirico, Piazza d’Italia, anni 50, olio su tela 50×50-cm

Voleva abitare “nel centro del mondo”

Giorgio de Chirico, Nudo femminile, 1923 ca, tempera grassa su tela 84×60

Roma è stata una città chiave nella vita del Pictor optimus: qui studia le rovine antiche, rimane affascinato dalla Scuola di Atene di Raffaello nelle Stanze Vaticane e approfondisce aspetti della sua pittura metafisica. Vi si trasferirà in via definitiva nel 1944 e dal 1948 si stabilirà con la moglie nella casa-studio di Piazza di Spagna – oggi Fondazione Giorgio e Isa de Chirico – conquistando così una posizione strategica nel cuore artistico della città, con gli atelier di via Margutta e via del Babuino, il Caffè Greco in via Condotti e il Caffè Aragno di via del Corso.

In mostra una selezione di oltre trenta opere – tra pittura, scultura e disegno – dai primi anni del Novecento fino agli anni Settanta, che restituisce la quasi interezza delle fasi di produzione e dei temi affrontati dall’artista.

Dal simbolismo alla pittura metafisica

Giorgio de Chirico, Natura morta, 1930, olio su tela 535×74

Il percorso espositivo si apre con un lavoro del periodo böckliniano, La Passeggiata del 1909. L’influenza del simbolismo di Böcklin e di Klinger, maturata a Monaco di pari passo alla lettura di Nietzsche e Schopenhauer, tornerà a più riprese negli anni e nell’opera di de Chirico.

Due dipinti indagano il tema del nudo femminile: il primo del 1923, già nella collezione di Alberto Savinio ed esposto alla XIII Quadriennale di Roma del 1998. L’altro, del 1930, ritrae Cornelia Silbermann, conosciuta a Parigi nell’agosto del 1929, poi diventata sua musa. Con lei de Chirico intratterrà un lungo rapporto testimoniato da un carteggio di ventitré lettere, dal 1929 al giugno del 1951.

Anni Trenta e Quaranta

Giorgio de Chirico, Corazze con cavaliere o Natura morta ariostesca, 1940, olio su tela 87×112

Alla produzione degli anni Trenta appartengono Combattimento di gladiatori del 1932 e Cavalli in riva al mare del 1935, già in collezione di Margherita Sarfatti.
È del 1940 …Ed ecco un gran drago…, disegno per l’edizione dell’Apocalisse di Giovanni a cura di Raffaele Carrieri: “In quella grande e strana casa che è l’Apocalisse […] io sogno, incuriosito e felice, come il fanciullo, tra i suoi balocchi, nella notte di Natale”.

Gli autoritratti

Giorgio de Chirico, Autoritratto come pittore in costume del Settecento, 1957 ca, olio su tela

In mostra due autoritratti: Autoritratto delle nuvole del 1948 e Autoritratto come pittore in costume del Settecento del 1957, dove de Chirico utilizza l’escamotage dell’abito antico acuendo così il fascino della composizione: il vestito moderno non è interessante da dipingere […] il vestito antico offre molte più possibilità per fare della pittura e dimostrare quello che si sa fare (G. deChirico).

I Bagni Misteriosi

Giorgio de Chirico, Bagni misteriosi, 1968, olio su tela 73×93

In una fase più matura, de Chirico rielabora i suoi primi soggetti sotto una nuova luce, con colori accesi e atmosfere più serene, come in Ettore e Andromaca del 1950, Piazza d’Italia con piedistallo vuoto del 1955 e Bagni Misteriosi del 1968.

“L’idea dei “bagni misteriosi – scrisse il pittore – mi venne una volta che mi trovavo in una casa ove il pavimento era stato molto lucidato con la cera. Guardai un signore che camminava davanti a me e le di cui gambe riflettevano nel pavimento. Ebbi l’impressione che egli potesse affondare in quel pavimento, come in una piscina, che vi potesse muoversi e anche nuotare…”.

Informazioni pratiche

Tornabuoni Arte, via Bocca di Leone 88, Roma.
Orari: martedì – sabato, h 10.00-13.00/ 14.00-19.00.
Tel. 06.98381010

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