A Palazzo Reale le fotografie di Alex Trusty esplorano il rapporto tra i capolavori osservati e gli osservatori da un punto di vista inedito
Milano. In occasione dell’ottava edizione di MuseoCity, Palazzo Reale Milano presenta la mostra monografica Contemporary Museum Watching del fotografo Alex Trusty (fino al 1° aprile 2024) che, in 62 scatti, cattura lo spettatore di fronte all’opera d’arte nei musei di tutto il mondo. Foto d’apertura: MoMA, Museum of Modern Art, New York (Marzo 2022); ©Alex Trusty
Estasi contemplativa davanti all’arte
Contemporary Museum Watching raccoglie 62 scatti – tratti da una selezione di circa 25.000 fotografie realizzate nell’arco di quasi dieci anni (2015-2023) in oltre 80 musei in tutto il mondo – che ritraggono gli spettatori in contemplazione davanti alle opere d’arte: dalla Pinacoteca di Brera di Milano ai Musei Vaticani al Museo al MOMA di New York.
Alex Trusty ha un occhio colto e curioso: non sorprende trovarlo a visitare musei e mostre, dove ad attrarlo è tutto ciò che succede di fronte, o intorno, a un’opera d’arte, e in particolare quello che, agli occhi del fotografo, è parte complementare dell’opera, ossia lo spettatore in contemplazione.
Lo spettatore è un complemento dell’opera
Alex Trusty è sempre stato affascinato dalle reazioni soggettive di ciascun visitatore di fronte alle opere. Per questo il fotografo si aggira per le sale dei musei a caccia di scatti furtivi, praticando una sorta di “art watchers watching”, come lo definiva il grande Elliott Erwitt.
Nel processo di elaborazione dello scatto Alex Trusty ricorre a un gioco di percezione, portando lo spettatore all’interno del quadro e creando delle analogie di forme e colori tra opera e osservatore, in una sorta di trappola ottica. O come la giovane ragazza ‘catturata’ e resa come immobile per sempre nella Grande Jatte dipinta da Georges Seurat (Art Institute of Chicago) o la donna presa per mano da un nudo inquietante nel Museo Ludwig di Colonia (foto sopra).
Interazione libera
“Il rapporto uomo-opera d’arte è oggi spogliato del senso di soggezione del passato, per far posto a una interazione libera e nuova – sottolinea Alex Trusty –. Da questa riflessione nasce Contemporary Museum Watching”.
Protagonisti della fotografia di Alex Trusty sono anche le architetture dei musei: edifici, gallerie e spazi museali con cui lo spettatore interagisce ancor prima di avvicinarsi all’opera d’arte. Ne è un esempio lo scatto del Duomo di Milano, immortalato dal Museo del Novecento attraverso gli archi del Palazzo dell’Arengario.
Note biografiche
Alex Trusty, pseudonimo di Alessandro Fidato (1967). Fotografo e manager romano, ha vissuto a Roma, Napoli e negli Stati Uniti; oggi vive e lavora a Milano. Inizia a fotografare giovanissimo. Nel 2014 allestisce la sua prima mostra fotografica collettiva con un reportage su L’Aquila dopo il terremoto.
Ha esposto in diverse sedi, tra cui il Palazzo delle arti di Napoli, il Museo Archeologico nazionale di Napoli, la Fondazione Stelline di Milano e Villa Pomini a Castellanza, Varese. È specializzato in black&white, street photography, cityscape, architettura e landscape.
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