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Brescia: Maurizio Galimberti, fotocollage di una strage

Brescia: Maurizio Galimberti, fotocollage di una strage

A 50 anni dalla strage, l’instant artist Maurizio Galimberti in una mostra ri-compone le foto dell’attentato. L’effetto? Un’eco nella memoria

Brescia. A cinquant’anni dalla strage di piazza della Loggia, Maurizio Galimberti racconta quei tragici fatti, scomponendo le fotografie e le testimonianze originali dell’epoca e ricomponendole attraverso la sua cifra tecnica più caratteristica, il fotocollage e la polaroid. Foto d’apertura: Maurizio Galimberti, StudioN11, Piazza Della Loggia, Brescia, 2024

Che cosa successe 50 anni fa in piazza della Loggia a Brescia

Maurizio Galimberti, StudioN03, Piazza Della Loggia, Brescia, 2024

Il 28 maggio 1974, durante una manifestazione contro il terrorismo neofascista, un ordigno, posizionato all’interno di un cestino portarifiuti deflagrò provocando la morte di otto persone e ferendone altre centodue.
In occasione del cinquantenario della strage, il Museo di Santa Giulia a Brescia ospita, fino al 28 luglio 2024, la mostra di Maurizio Galimberti Brescia, Piazza Loggia 1974, promossa dalla Fondazione Brescia Musei e curata da Renato Corsini, da un’idea di Paolo Lodovici e Maurizio Galimberti.

Fotografia, testimone della Storia

Maurizio Galimberti, StudioN07, Piazza Della Loggia, Brescia, 2024

L’esposizione, che ha beneficiato della collaborazione con Casa della Memoria di Brescia nella ricerca di alcune fonti iconografiche, è uno degli appuntamenti della VII edizione del Brescia Photo Festival, promosso da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con il Ma.Co.f – Centro della Fotografia Italiana, quest’anno declinato attorno al titolo Testimoni, un termine che sottolinea la capacità dei fotografi di documentare il presente favorendo la lettura della storia attraverso il racconto che ne fanno le immagini.

Documenti fotografici prima scomposti e poi ricomposti

Maurizio Galimberti, StudioN17, Piazza Della Loggia, Brescia, 2024

La rassegna trae spunto da alcune delle sedici fotografie che lo stesso Renato Corsini riuscì a realizzare in piazza della Loggia pochi minuti dopo l’esplosione della bomba quando, accorrendo sul luogo dell’attentato, incontrò un collega fotografo che, sconvolto per quanto aveva visto, gli lasciò la sua macchina fotografica nella quale erano rimasti solo sedici scatti. 
Il valore storico e documentale di queste immagini, alle quali si sono aggiunti manifesti, carte d’identità, articoli di giornale, disegni di bambini, è stato sottoposto a un processo di scomposizione e ricomposizione, tipico della cifra tecnica più caratteristica di Galimberti

Il fotocollage ricompone un nuovo racconto

Il risultato è una installazione di 40 fotocollage di grande formato alle quali si aggiungono sei Polaroid 50×60, ottenute attraverso la trasposizione dell’immagine su lastra e sviluppo a strappo da negativo.
Galimberti crea in questo modo un nuovo racconto dove tutti gli elementi che compongono le sue opere sono messi in evidenza, al fine di restituire al visitatore un nuovo e diverso tono di drammaticità ai fatti documentati e stimolare inediti spunti di riflessione.

Note biografiche

Maurizio Galimberti (Como, 1956) è attivo sulla scena artistica internazionale da più di trent’anni; è conosciuto in tutto il mondo, oltre che per la caratteristica poetica dei suoi progetti, anche per i ritratti di star come Lady Gaga, Robert De Niro, Johnny Depp e Umberto Eco e per aver realizzato pubblicazioni e mostre site specific su New York, Parigi, Milano, Roma e Venezia. È stato testimonial mondiale di Polaroid International e oggi è considerato dalla critica più un instant artist che non esclusivamente un fotografo.

Ermanno
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