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Gallerie dell’Accademia, omaggio a Willem de Kooning

Gallerie dell’Accademia, omaggio a Willem de Kooning

Nella mostra Willem de Kooning in Italia una selezione di opere da fine anni 50 agli 80 rivela l’effetto dei suoi due soggiorni nel Belpaese

Venezia. Willem de Kooning, uno degli artisti più rivoluzionari e influenti del XX secolo, è il protagonista di una grande mostra (visitabile fino al 15 settembre 2024) nelle sale dedicate alle esposizioni temporanee presso le Gallerie dell’Accademia di Venezia. Foto d’apertura: Installation View. Ph Matteo de Fina © 2024 The Willem de Kooning Foundation, SIAE

“Effetto Italia”

Willem de Kooning, Villa Borghese, 1960, oil on canvas, Guggenheim Bilbao Museoa

È la prima esposizione che esplora i periodi che Willem de Kooning trascorse in Italia nel 1959 e nel 1969 e il profondo impatto che questi soggiorni ebbero sul suo lavoro. Il progetto espositivo riunisce 75 opere, che ne fanno la più grande retrospettiva dell’artista mai organizzata in Italia.
I curatori della mostra, Gary Garrels e Mario Codognato, hanno accertato l’influenza che l’Italia ebbe sulle opere successive, dipinti, disegni e sculture, che de Kooning eseguì in America; aspetto che finora non era mai stato analizzato in modo esaustivo. L’effetto a lungo termine di questi due periodi creativi è testimoniato da un’eccezionale selezione di lavori, che vanno dalla fine degli anni Cinquanta agli anni Ottanta.

L’ultima mostra 18 anni fa

Willem de Kooning, Red Man with Moustache, 1971 oil on paper mounted on canvas, Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid

Giulio Manieri Elia, Direttore delle Gallerie dell’Accademia, ha dichiarato: “Siamo convinti che proporre de Kooning sia stata la scelta giusta per diverse ragioni: prima di tutto per l’importanza dell’artista. In secondo luogo, per il tema e la speciale connessione con l’Italia, aspetti che ci sono cari e vicini. Va aggiunto che dopo la morte di de Kooning, le sue opere sono state esposte solo raramente in Italia, l’ultima mostra dedicata al suo lavoro risale a diciotto anni fa. Infine, ciò che ci ha convinto è stata la qualità della selezione compiuta dai curatori: circa 75 opere che rappresentano la rilevanza dei periodi più espressivi della sua pratica”.

Soggiorno romano

Untitled (Rome), 1959 smalto ferromicaceo a grana fine su carta, New York, The Renee & Chaim Gross Foundation

L’esposizione include una selezione dei grandi e suggestivi disegni Black and White Rome che de Kooning realizzò durante il primo lungo soggiorno nella capitale nel 1959. I lavori sono esposti insieme a opere della fine degli anni cinquanta eseguite nel periodo precedente la sua prima visita in Italia.
Sono esposti insieme per la prima volta anche tre dei Pastoral Landscapes più noti di de Kooning, Door to the RiverA Tree in Naples e Villa Borghese. Dipinti a New York nel 1960, dimostrano in modo evidente i persistenti ricordi del suo viaggio. Questa sezione della mostra comprende anche grandi opere figurative della metà degli anni sessanta che hanno aperto la strada al suo interesse per la scultura.

Pittura e scultura

Willem de Kooning Untitled #12, 1969, bronze Raymond and Patsy Nasher Collection, Nasher Sculpture Center, Dallas
© 2023 The Willem de Kooning Foundation, SIAE

In uno spazio dedicato alla scultura si possono ammirare tredici piccoli bronzi che de Kooning realizzò a Roma. Creati dopo un incontro casuale con un amico scultore, sono il risultato dei primi esperimenti dell’artista con l’argilla che lo portarono a produrre un consistente corpus di opere a New York tra il 1972 e il 1974.
L’esposizione apre anche un dialogo tra pittura e scultura con i disegni degli anni Sessanta e Settanta. Le opere più significative includono quattro disegni a inchiostro che de Kooning eseguì a Spoleto nel 1969, presentati insieme a una selezione complementare di lavori intimi e gestuali, concettualmente legati alle sculture, in cui l’artista frammenta la figura, lasciando spesso spazi vuoti contrapposti a linee vigorose.

Pirate (Untitled II), 1981 olio su tela New York, The Museum of Modern Art, Sidney and Harriet Janis
Collection Fund, 1982

L’allestimento progettato da UNA/UNLESS diretto dall’architetto Giulia Foscari, si conclude con una selezione degli ultimi dipinti di de Kooning realizzati negli anni ottanta, in cui il linguaggio della forma tridimensionale viene trasfigurato in una nuova poesia astratta. In questi lavori i riferimenti figurativi sono più vaghi e caratterizzati da tonalità con dominanti bianche, bilanciate da bande e aree dai colori brillanti. Sono tra le opere più sublimi di de Kooning, in cui riecheggiano accenni alla composizione barocca.

Cacofonia visiva

Willem de Kooning Screams of Children Come from Seagulls (Untitled XX), 1975
olio su tela Filadelfia, Philadelphia Museum of Art, dono di Dennis Alter

Gary Garrels e Mario Codognato, curatori, hanno dichiarato: “Per creare il suo lessico personale Willem de Kooning attingeva alla cacofonia dell’eccitazione visiva, alla luce e al movimento della vita quotidiana. L’impatto di ogni esperienza visuale poteva tradurre o generare un’idea per realizzare un nuovo disegno o un nuovo dipinto. Osservando come New York ed East Hampton, le sue città, hanno influenzato le sue opere, si può concludere che lo stesso si sia verificato a Roma, generando una Gestalt di ‘scorci’. Durante i periodi formativi nella capitale, de Kooning trasse da tutto ciò che lo circondava un nuovo modo di guardare e di dare vita al suo medium, grazie all’osservazione diretta dei dipinti e delle sculture classiche ma anche al lavoro dei suoi nuovi amici artisti italiani”.

La mostra è stata organizzata in collaborazione con The Willem de Kooning Foundation, diretta da Amy Schichtel: “La Fondazione è lieta di aver collaborato con le Gallerie dell’Accademia nell’organizzazione di questa importante mostra che ci permette di condividere l’eccezionale visione di Willem de Kooning e dei curatori con una comunità internazionale ampia e diversificata. Il progetto espositivo offre la straordinaria opportunità di presentare nuove ricerche e approfondimenti per arricchire l’esperienza delle migliaia di visitatori, nazionali e internazionali, dell’Accademia. De Kooning è uno dei grandi innovatori americani; riteniamo che la sua storia di sperimentatore continui a essere di vitale ispirazione per molti artisti contemporanei, oltre che per gli studenti e i giovani in generale”.
La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da Marsilio Arte (€50, in uscita il 3 maggio 2024).

Willem de Kooning – Biografia

Willem de Kooning è uno dei grandi artisti del XX secolo. Nel 1948 ottiene il consenso della critica con una mostra personale di dipinti a olio e smalto, non figurativi e riccamente lavorati, tra cui i suoi ammiratissimi dipinti in bianco e nero. Nel 1950 completa Excavation, opera astratta a grande scala scelta che rappresentare gli Stati Uniti alla 25a Biennale di Venezia, la prima delle sei a cui partecipa.
Pittore anticonformista, rifiuta le norme stilistiche dissolvendo il rapporto tra primo piano e sfondo e utilizzando la pittura per creare gesti emotivi e astratti. Etichettato come “action painter”, “espressionista astratto” o appartenente alla “Scuola di New York”, fu uno dei pochi innovatori a cui si deve lo spostamento del centro dell’avanguardia artistica nel Dopoguerra, da Parigi a New York.

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