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Venti meravigliosi borghi per Una Boccata d’Arte

Venti meravigliosi borghi per Una Boccata d’Arte

Venti artisti in venti piccoli borghi. Per Una Boccata d’Arte, artisti realizzano progetti e installazioni in luoghi inaspettati. Tutti da scoprire

Dal 24 giugno al 24 settembre 2023 torna Una Boccata d’Arte, il progetto d’arte contemporanea
promosso da Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua e con la partecipazione di Threes. Ogni anno 20 borghi e paesi di tutta Italia, uno per ogni regione, accolgono 20 artiste e artisti italiani e internazionali di età, formazione e pratiche differenti. Invitati a trascorrere un breve periodo di residenza, gli artisti realizzano 20 interventi in relazione con il territorio e le tradizioni delle comunità locali.
Le inaugurazioni si terranno sabato 24 e domenica 25 giugno in tutti i borghi.

Un artista, un borgo

Per l’intera estate è possibile scoprire mostre, progetti e installazioni site specific in luoghi
inaspettati, realizzati da artiste e artisti affermati ed emergenti provenienti, oltre che dall’Italia, da Brasile,
Cipro, Costa d’Avorio, Germania, Iran, Israele, Lettonia, Palestina, Regno Unito. Ciascun artista, entrando in connessione con il borgo, la sua storia e i suoi abitanti, mette in relazione la propria ricerca personale con le peculiarità del luogo, realizzando un intervento inedito composto talvolta da più opere diffuse.

Per la quarta edizione, gli artisti invitati sono:
Stefanie Egedy a Fénis (AO) in Valle d’Aosta, a cura di Threes;
Invernomuto a Vermogno – frazione di Zubiena (BI) in Piemonte, a cura di Threes;
Leonardo Meoni a Castelvecchio di Rocca Barbena (SV) in Liguria;
Jacopo Benassi a Gardone Riviera (BS) in Lombardia, a cura di Threes;
Benjamin Jones a Pieve Tesino (TN) in Trentino-Alto Adige;
Diego Perrone a Costozza – frazione di Longare (VI) in Veneto;
Judith Hopf a Aquileia (UD) in Friuli-Venezia Giulia;
Raghad Saqfalhait a Travo (PC) in Emilia-Romagna;
Theodoulos Polyviou a Fosdinovo (MS) in Toscana;
Mattia Pajè a Toscolano – frazione di Avigliano Umbro (TR) in Umbria;
Margherita Raso a Petritoli (FM) nelle Marche;
Laetitia KY a Rocca Sinibalda (RI) nel Lazio;
Simone Carraro a Pietracamela (TE) in Abruzzo;
Diego Miguel Mirabella ad Agnone (IS) in Molise;
Serena Vestrucci a Cetara (SA) in Campania;
Evita Vasiļjeva a Maruggio (TA) in Puglia;
Arianna Pace a Rivello (PZ) in Basilicata;
Mohsen Baghernejad Moghanjooghi a Santa Severina (KR) in Calabria;
Ella Littwitz a Pollina (PA) in Sicilia;
Raffaela Naldi Rossano a Belvì (NU) in Sardegna.

L’arte contemporanea esalta la Storia

Una Boccata d’Arte è un progetto diffuso su tutto il territorio italiano: un itinerario culturale che
di regione in regione promuove il sorprendente patrimonio costituito dai piccoli centri, per mettere in risalto
la storia e le tradizioni locali attraverso l’arte contemporanea
.
È un invito al viaggio e alla scoperta attraverso la condivisione di pratiche e linguaggi artistici diversi, con una particolare attenzione alle ultime generazioni.

Rendere l’arte accessibile a tutti, portarla nei luoghi pubblici, nelle piazze e nelle vie dei paesi, a partire da quelli più remoti, è l’obiettivo di Una Boccata d’Arte, per attivare un processo creativo
inclusivo e che permette di rivolgersi a un pubblico sempre più ampio e trasversale, anche grazie al
coinvolgimento delle comunità e alle relazioni che si generano tra artista, abitanti, amministrazioni,
associazioni, commercianti e artigiani locali.

Una Boccata d’Arte è il progetto ideato nel 2020 da Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis, in reazione alla pandemia, per dare un segnale di incoraggiamento e creare nuove opportunità di espressione per artisti emergenti e affermati.
Oggi Una Boccata d’Arte è un appuntamento consolidato che ogni anno coinvolge 20 borghi con meno di 5mila abitanti, situati in aree diverse per riscoprire l’intero territorio italiano, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico di piccoli centri, lontani dai circuiti tradizionali dell’arte e del turismo. In virtù della loro dimensione raccolta, questi luoghi diventano il contesto ideale per la sperimentazione artistica e la creazione di nuovi immaginari.

Ermanno
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